August 14, 2017| Paolo De Santis
Le coste occidentali del Monte Navegna si ergono sullo spettacolare scenario della valle del lago del turano. La sua vegetazione lussureggiante nasconde un inestimabile gioiello naturale . Una forra nascosta e incassata che interseca l’antico tratturo che dal paese di Ascrea arriva a quello di castel di Tora .
La gola è asciutta se non per un breve periodo durante le giornate più piovose. La roccia madre di natura carsica ha fatto si che le acque che l’hanno scavata prendessero la via di condotte ipogee.
Il dislivello è notevole 325m per 600m di sviluppo. I salti sono in successione e arrivano a sfiorare i 30m . Ottima palestra se si vuole imparare il canyoning , sotto la guida di un istruttore esperto. Lungo tutta la discesa ci sente avvolti in un alone di mistero, come se gli spiriti del bosco ci stessero osservando nascosti dietro gli alberi e le balze di ogni calata. Infatti la gola custodisce uno scrigno segreto : alla base di un salto sul lato destro ecco l’ingresso di un antro di grosse dimensioni , la grotta sospesa si immette dopo una praticabile strettoia, in una sala ricca di stalattiti e stalagmiti. La presenza di oggetti rituali ivi rinvenuti ci fa pensare che quello sia stato un luogo di culto di primitive popolazioni locali. Un luogo magico dove l’avventura e il mistero si fondono per restituirci una esperienza unica. Nel tratto finale le strette pareti si aprono lasciando intravede le acque del lago, punto di arrivo dell’escursione.
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